Presso i miei studi di Novara e Vicolungo mi occupo di psicoterapia individuale per adolescenti.
Nutro da sempre un forte interesse e una grande passione per il lavoro con gli adolescenti. Forse perché , come affermò Kestemberg: tutto si prepara nell’infanzia, ma tutto si gioca in adolescenza.
Le criticità dell’adolescenza sono note, eppure molto spesso genitori e professionisti si trovano impreparati e faticano a comprendere la specificità di questo momento fondamentale di crescita personale. Per questo motivo la psicoterapia rivolta all’adolescente deve essere diversa da quella per l’adulto.
L’adolescenza e il cambiamento
L’adolescenza può essere considerata come una seconda nascita.
Alcune condizioni di disagio che nascono in questo periodo rischiano di cristallizzarsi in forme di pensiero o di comportamento patologiche ma, data la grande elasticità dell’apparato psichico in questo periodo di vita, possono riorganizzarsi riscattando del tutto le sorti della persona.
Il processo di formazione adolescenziale non è caratterizzato solo da nuovi apprendimenti e dall’aumento delle conoscenze e delle abilità, ma da una ridefinizione complessiva del senso di Sé.
In adolescenza il ragazzo non appartiene più al mondo dell’infanzia, ma non ancora al mondo degli adulti, ciò sta alla base di profonde crisi di passaggio e di rottura e comporta un vero e proprio sconvolgimento di vari aspetti di sé.
La crisi dell’adolescente è correlata con le profonde trasformazioni del suo corpo, del suo funzionamento mentale e delle relazioni sociali di questa età della vita.
Queste specifiche trasformazioni sono la vera sfida che impegna l’adolescente: integrare i cambiamenti del suo corpo indotti dalla pubertà, trasformare i suoi legami con i genitori e accettare il lutto della separazione dal mondo infantile, ricreare una nuova sicurezza di sé e un nuovo senso di identità.
Questa crisi non riguarda però solo il giovane, ma tutta la famiglia ne è direttamente coinvolta. In questa fase tanto delicata è importante infatti un coinvolgimento, nei limiti della privacy, dei genitori.
Superare questa fase è fondamentale per poter approdare all’età adulta.
Il terapeuta e l’adolescente
Per tutti questi motivi lo psicoterapeuta che lavora con gli adolescenti deve essere capace di muoversi tra le manifestazioni diversificate della fase adolescenziale.
È fondamentale che lo psicoterapeuta ascolti i bisogni e i desideri nascosti dietro al sintomo, tenendo conto dell’età del ragazzo, dell’importanza dell’ambiente in cui vive e del mondo reale.
È importante tenere a mente che in adolescenza difficilmente la normalità coincide con l’assenza di sintomi; piuttosto è in funzione dei compiti evolutivi che questa fase propone, dalla cui risoluzione dipende lo sviluppo successivo.
L’obiettivo è quello di promuovere la crescita rilevando e affrontando ostacoli, blocchi e conflitti evolutivi, aiutando il giovane a diventare protagonista della propria vita, mettendo le basi per una maturazione più libera da conflitti e confusioni.
Il ruolo dei genitori
Come detto precedentemente, i genitori giocano un ruolo importante all’interno della terapia con un adolescente, è fondamentale un loro coinvolgimento parallelo e distinto dal figlio.
È altresì importante che i genitori possano essere sostenuti, durante la psicoterapia del figlio, a rivestire e modificare il loro ruolo genitoriale.
Avere la collaborazione dei genitori significa rafforzare la rete di supporto del giovane, che è fondamentale per poterlo supportare nel passaggio alla vita adulta.
Affianco ad un ragazzo in bilico tra infanzia ed età adulta molto spesso ci sono genitori in difficoltà nel trovare la giusta distanza del proprio figlio, ovvero quel sottile equilibrio tra lo stare accanto supportando e il guardare a distanza.
Contatti
Ricevo su appuntamento nei miei studi di psicologia e psicoterapia a Novara e Vicolungo.